Gli entusiasti degli asparagi potranno risparmiare denaro coltivando questo ortaggio piuttosto costoso in un’aiuola permanente nel loro giardino.
Presso i vivai e i centri di giardinaggio si possono acquistare piantine di asparagi di un anno, che dovranno crescere per altri due anni prima della raccolta. Le piante adulte forniscono asparagi dalla fine di aprile alla metà di giugno.
Gli asparagi hanno bisogno di un terreno ben drenato e di costanti sarchiature per liberarli dalle erbacce. Il numero delle piantine dipenderà dalle previsioni di consumo, dal terreno a disposizione e da quanti germogli si vorranno ottenere da ciascuna pianta. In autunno, per preparare il terreno dove in aprile si pianteranno gli asparagi, mescolare alla terra un secchio di letame o di composta per ogni metro quadrato di superficie.
A febbraio, ordinare le piantine (che saranno consegnate ai primi di aprile), dissodare bene l’aiuola e spargere con un rastrello dell’altro fertilizzante. Quando arrivano le piantine, non lasciare seccare le radici, ma piantarle immediatamente se il terreno è pronto; se il tempo è ancora freddo e piovoso, rimandare l’operazione di un paio di settimane, e mettere le piantine sotto sacchi di tela umida.
Per piantare gli asparagi, scavare solchi profondi circa 20 cm e larghi 30, a distanza di 1 m l’uno dall’altro. Se il terreno è argilloso, mischiare della sabbia granulosa alla terra dello scavo per assicurare una buona aerazione delle radici ed evitare ristagni d’acqua. Sul fondo dei solchi, formare con tale composto dei cumuli di 7 cm di altezza, posti a 13 cm dalla superficie del terreno. Appoggiare le piantine su questi cumuli con le radici allargate a cerchio, poi coprirle subito con 5 cm di terriccio sciolto. In ogni fila,
tra una piantina e l’altra, lasciare circa 40 cm di spazio.
Riempire gradualmente i solchi via via che le piantine crescono, mantenendole coperte di terriccio in modo che i gambi degli asparagi restino bianchi. Dall’autunno in poi, lasciar sviluppare normalmente le piante.
Estirpare a mano le erbacce che invadono l’aiuola e sostenere i fusti delle piante con paletti e spago da entrambi i lati, se necessario; non potare le piante nella loro prima stagione, e molto poco nella seconda. Le piante mature potranno essere tagliate quando i gambi degli asparagi spuntano dalla terra di 10-15 cm, usando un coltello seghettato per asparagi oppure un coltello da pane. Tagliare i gambi in diagonale, appena al di sotto della tern, evitando di incidere i germogli in crescita. Raccogliere gli asparagi 2-3 volte la settimana fino a metà giugno, senza lasciarli crescere troppo. Dopo la metà di giugno, lasciar sviluppare i germogli in ciuffi frondosi.
I nemici degli asparagi
La pianta può essere aggredita dal coleottero degli asparagi e da un fungo, la rizoctonia, che attacca le radici. I coleotteri e le loro larve si cibano dei germogli e delle foglie dai primi di giugno, lasciando la pianta annerita e gommosa. Alle prime avvisaglie, spruzzare o spolverizzare le piante di carbaryl, malathion oppure azimphosmetil
Il fungo, detto anche “muffa viola”, attacca le radici, le ricopre di filamenti rosso-violacei e i germogli e le foglie della pianta ingialliscono e muoiono. Non esiste un rimedio per questa malattia, e le piante malate andranno quindi estirpate e distrutte. Si raccomanda anche di non piantare altri asparagi in questo stesso terriccio per diversi antti.
Come preparare gli asparagi
Raschiarli o pelarli, partendo da sotto le punte e andando verso le estremità più grosse dei gambi. Tagliare via le estremità dei gambi, pareggiando le punte e portando tutti gli asparagi alla stessa lunghezza. Lavarli con cura, strofinandoli uno per volta sotto acqua corrente.
Si possono lessare tuffandoli cosi come sono in acqua salata abbondante, a forte bollore, ma un sistema di cottura più raffinato consiste nel legarli a mazzetti, con le punte tutte da una parte, sistemarli in piedi in una pentola con le punte che sporgono fuori dell’acqua e cuocerli con il coperchio per 10-15 minuti, finché le punte sono tenere al tatto. Servirli caldi con burro fuso: si possono mangiare con le dita o con l’apposita pinzetta.