Il materiale più usato per la costruzione di un armadietto è il truciolare impiallacciato, con finitura in plastica bianca o in legno naturale. La plastica non richiede ulteriori trattamenti, mentre il rivestimento in legno deve essere trattato con stucco turapori o con vernice
Quando si acquista il truciolare sarà bene procurarsi anche un rotolo di piallaccio per le rifiniture degli spigoli.
Per facilitare il lavoro, sarebbe meglio che la larghezza dell’armadietto fosse pari a quella standard delle assi di truciolare, in modo che l’anta non debba essere rifilata, anche se ovviamente andrà tagliata in lunghezza. Il progetto dovrà essere concepito in modo che le parti segate risultino nascoste. Nel disegno seguente, per esempio, solo i bordi superiori dei pannelli laterali sono stati ricoperti dalla striscia di piallacelo. Usare un segaccio per taglio fine (vedi SEGHE) e controllare che i tagli siano ad angolo retto, poiché le giunzioni sono a vista.
Nel disegno i pannelli laterali sono tagliati di misura pari all’altezza dell’armadietto; invece il piano superiore e il fondo sono tagliati della larghezza desiderata meno il doppio spessore del truciolare, in modo che si possano inserire fra i due montanti. I ripiani misurano ulteriori 3 mm in meno, in modo che possano inserirsi con agio sui supporti interni.
Le parti che costituiscono l’armadietto possono essere unite in vari modi. Il sistema più semplice prevede l’uso di giunti in plastica, composti di due pezzi: ogni pezzo viene avvitato ai pannelli e ai ripiani, poi una vite speciale unisce il tutto. Questo sistema permette, all’occorrenza, di smontare la struttura rapidamente e con facilità.
Si possono usare anche caviglie. L’incavigliatura consente un assemblaggio robusto e non ingombra gli angoli come i giunti in plastica. Nei pannelli si possono inserire anche i tasselli in plastica da parete, che si avviteranno con viti da legno, le quali da sole non possono essere avvitate nel truciolare.
Esistono in commercio speciali coperchietti di plastica che servono a ricoprire le teste delle viti.
Le mensoline in plastica che servono a reggere i ripiani andranno inserite negli appositi fori praticati nei pannelli laterali. Una serie di fori verticali permetterà di sistemare i ripiani all’altezza voluta.
Se l’armadietto pensile andrà appoggiato contro una parete decorata, non servirà mettere un pannello sul retro. Se invece questo fosse necessario, si potrà usare un pannello sottile di multistrato o paniforte che andrà inchiodato e incollato dietro l’armadietto.
Come anta sarà preferibile quella che si sovrappone alla superficie anteriore dell’armadietto, e che sarà applicata con semplici cerniere a raso. Si possono usare anche speciali cerniere a scatto, regolabili e invisibili quando l’anta è chiusa.
Per l’applicazione. seguire le istruzioni del costruttore.
Per la chiusura dell’anta si possono usare sia un cricchetto automatico, con rotella in plastica, sia uno scrocchetto magnetico. Si possono eventualmente usare una maniglia di alluminio o un decorativo pomello in legno.
Per appendere il mobiletto alla parete si applicheranno delle staffe angolari, saldamente avvitate sia ai montanti dell’armadietto sia ai tasselli inseriti nella parete