Le padelle antiaderenti, che invenzione meravigliosa! Questo tipo di padella è ottima per cucinare in modo rapido e sano, perché permette di usare meno olio, burro e altri grassi. Inoltre, evita che il cibo si attacchi al fondo. Il segreto delle padelle antiaderenti è uno speciale rivestimento (in genere teflon) applicato sul fondo. Il punto debole è che vanno pulite con particolare accortezza e che in ogni caso hanno durata breve, un paio d’anni al massimo. Se non volete fare in modo che la vostra padella si trasformi in una padella usa e getta, ecco alcuni consigli per prendervene cura e prolungarne al massimo la durata.
Controllate sempre sull’etichetta le tipologie di piano da cottura con cui può essere usata, e prima di inaugurarla lavatela con acqua tiepida e detersivo e poi passate un filo di olio sul fondo (questa operazione va ripetuta di tanto in tanto). Non mettete mai queste padelle vuote sul fuoco e ponetele al centro di fornelli adeguati alla superficie da scaldare. Regolate la fiamma in modo da non far surriscaldare la padella.
La padella antiaderente è molto, ma molto delicata. Durante la cottura non usate mai mestoli di metallo o forchette per girare gli alimenti. Meglio utensili in legno, plastica o silicone. Un’altra raccomandazione: per evitare solchi o altri danni al fondo non tagliate il cibo direttamente nella pentola.
Non lavate la pentola immediatamente dopo la cottura, ma lasciate che si raffreddi da sé. Se ci sono residui di cibo incrostati sul fondo non cercate di toglierli con spugnette abrasive. Riempite la padella di acqua e lasciate che si stacchino da soli. Procedete poi con il normale lavaggio: acqua tiepida, qualche goccia di detersivo per piatti, e una spugnetta morbida. Infine asciugate con un panno di cotone e non lasciate mai la pentola umida. Quando la riponete, evitate di metterci sopra altre pentole. Se lo fate mettete un foglio di carta assorbente tra una e l’altra per evitare che si graffino.
A chi non è mai capitato di dimenticare la pentola sul fuoco e bruciare ciò che c’è dentro, fondo compreso? Il sugo sul fornello, mille pensieri in testa e una telefonata improvvisa: basta poco per mandare in fumo (letteralmente) la cena. Per recuperare la padella bruciata potete rimuovere delicatamente i residui di cibo con un cucchiaio di legno; poi mettete nella pentola un po’ d’acqua fredda, un cucchiaio di bicarbonato e una manciata di sale grosso. Mettete sul fuoco a bollire per circa un quarto d’ora, il grosso della bruciatura si staccherà da solo. Quello che resta, potete toglierlo grattando delicatamente con il cucchiaio di legno una volta che l’acqua si sarà raffreddata. Voilà, la vostra padella sembrerà (quasi) nuova.
Per mantenere al meglio le vostre pentole, circa due volte a settimana immergetele in una soluzione di acqua tiepida, un cucchiaio di bicarbonato e qualche goccia di limone e lasciatele in ammollo per una decina di minuti. Poi sciacquate e asciugate sempre con un panno di cotone. Ricordate che comunque le padelle antiaderenti, se usate con regolarità, durano all’incirca 1-2 anni. Dopo bisogna cambiarle. In ogni caso le padelle antiaderenti non posso essere smaltite con la raccolta differenziata, ecco perché usarle con cura è il modo migliore per aiutare l’ambiente.