La propagazione per divisione si adatta particolarmente per numerose erbacee perenni da fiore o da foglia.
Le migliori candidate a questo metodo di propagazione sono quelle piante che hanno un apparato radicale molto esteso da cui crescono numerosi getti, quelle piante che con il passare del tempo tendono a perdere la loro vigoria e quelle particolarmente espansive.
In base al tipo di pianta e alla sua taglia sono richiesti diversi metodi di divisione e diverse attrezzature. E’ comunque possibile fornire delle linee guida applicabili in modo generale.
Le perenni vanno divise quando sono in riposo vegetativo, solitamente ad inizio primavera o nel tardo autunno (il mughetto invece va diviso dopo la fioritura, fine primavera, inizio estate).E’ bene evitare di effettuare questa operazione con condizioni di tempo molto freddo o umido, o in caso di gran caldo. Queste condizioni non favoriscono una buona ripresa delle piante.
Scegliere il metodo di divisione piu’ appropriato. E’ preferibile dividere le piante piu’ piccole (come l’Heuchera) strappando e separando i singoli getti, piuttosto che tagliarle. Le specie piu’ grandi e con radici piu’ fibrose (come l’Hemerocallis) si dividono meglio utilizzando due forconi. Per le radici rizomatose (come l’Iris) e’ necessario intervenire utilizzando un coltello ben affilato.
Lasciare intatte, per quanto possibile, le radici, meglio avere piu’ radici che germogli, limitarsi solo a togliere quelle rotte o fuori posto. Rimuovere il terreno in eccesso dalle radici, per scuotimento o immergendo velocemente le radici in un secchio d’acqua. In questo modo sara’ anche piu’ semplice vedere dove dividere le piante.
Tagliare via il fogliame in eccesso abbassando la taglia della pianta, questo ridurra’ l’eccessiva traspirazione. Spruzzare alla pianta un fungicida per prevenire, per quanto possibile, marcescenze. In questo senso e’ bene rimuovere tutte le parti della pianta danneggiate o morte.
Dividere le piante in porzioni di taglia proporzionata e in modo che ogni parte abbia un getto ben sviluppato dal quale possa svilupparsi, nella stagione successiva, una pianta vigorosa.
Fare molta attenzione a non danneggiare le radici. Evitare di spuntare le radici intatte, infatti l’assorbimento delle sostanze necessarie per la crescita delle piante avviene attraverso i capillari che sono situati per lo piu’ nella parte terminale delle radici. Sempre per salvaguardare la funzionalita’ dei capillari provvedere in tempi brevi al trapianto delle parti di pianta ed evitare di esporre le radici all’aria secca.
Le parti di piante piu’ grandi possono essere messe direttamente a dimora, il terreno va preparato in precedenza, con lavorazioni e aggiungendo sostanza organica. Preparare una buca della grandezza giusta per contenere le radici disponedole in modo uniforme e naturale, ricoprire pressando bene. Le parti di pianta piu’ piccole si possono temporaneamente piantare in contenitori o letti riparati per poi trapiantarli in seguito. Annaffiare regolarmente fino a che le nuove piante si saranno stabilizzate.
Per le erbacee perenni che rimangono nelle aiuole provvedere ad eliminare la vegetazione danneggiata e morta, gli steli vanno abbassati quasi al livello del terreno. Rimuovere il terreno e se il caso provvedere ad una pacciamatura. Non somministrare alcun fertilizzante almeno fino alla prossima primavera, dando cosi’ alle piante la possibilita’ di “riposare” evitando cosi’ di comprometterne la futura fioritura.