Le attenzioni dedicate al proprio prato non sono che uno dei tanti lavori che interessano il giardino, e si puo’ dire che la parte sicuramente piu’ faticosa e’ iniziare questi lavori. Una delle regole d’oro del giardinaggio e’ quella di mantenere il prato sempre alla giusta lunghezza e di provvedere in modo costante alla sua adeguata cura.
Dedicarsi poco e spesso a tutta quella serie di lavori che un buon prato richiede e’ molto meglio che cimentarsi negli stessi piu’ di rado dovendo poi fare uno sforzo maggiore.
La rullatura
Se il prato e’ stato lasciato durante l’inverno un po’ a se stesso un primo lavoro, da eseguire solo una volta, e’ quello di passare un rullo leggero su tutta la superficie, soprattutto, ma non necessariamente, dopo una gelata notturna, in particolare su quei prati seminati in autunno. Per questa operazione non serve il classico rullo ma e’ piu’ che sufficiente utilizzare una macchina tagliaerba che monta nella parte posteriore un apposito rullo. Vanno bene, anzi sarebbero da preferire, le macchine tagliaerba a cilindro. Questa operazione serve a consolidare il tappeto erboso e a incentivare la ripresa vegetativa.
La pulizia
L’operazione da compiere, prima della falciatura, e’ sicuramente una buona rastrellata per portare via tutte le foglie morte e i vari residui presenti sul prato, questo non solo rende i lavori successivi piu’ semplici, ma fa si che i fili dell’erba si rialzino in modo che il successivo taglio sara’ piu’ efficace e pulito, in piu’ questa operazione serve anche a sollevare le erbe infestanti il cui controllo e riduzione sara’ ottimizzato.
In generale anche se il prato sembra pulito sarebbe bene sempre procedere ad una veloce rastrellata del prato prima di ogni falciatura, e’ una buona abitudine che in fondo richiede solo pochi minuti.
Procedi per gradi
E’ probabile, soprattutto in alcune zone del nostro paese, che si sia gia’ provveduto a qualche taglio dell’erba, in ogni caso e’ bene seguire questo consiglio; e’ bene fare la prima falciatura lasciando l’altezza del taglio nella posizione piu’ alta, abbassandola di un po’ ad ogni taglio successivo fino al raggiungimento della giusta altezza, che si aggira attorno ai 2-2,5 cm. In questo modo si da all’erba il tempo di infoltirsi, infatti tagliandola troppo corta gia’ dopo che e’ appena uscita dal lungo riposo invernale si rischia di indebbolirla rendendola piu’ sottile e rendendo tutto il tappeto erboso piu’ rado.
Raccogliere il muschio
Se non si e’ provveduto a forare il terreno nell’ultimo autunno per aerarlo e per lasciare che l’acqua in eccesso venisse agevolmente drenata sicuramente adesso ci si trovera’ alle prese con il muschio che sara’ cresciuto su alcune porzioni del prato. Per risolvere questo problema si puo’ ricorrere a dei prodotti specifici, spesso in forma liquida, da spargere nel terreno e che agiscono rapidamente e in modo accurato, oppure si puo’ optare per il piu’ tradizionale solfato di ferro, in ragione di 1 kg ogni 100 mq. Qualunque sia la scelta sara’ bene far seguire dopo circa una settimana una leggera rastrellatura per eliminare il muschio ormai morto, l’importante e’ non essere troppo vigorosi come invece si farebbe in autunno. Infine si provvede alla foratura del tappeto erboso, questa operazione si puo’ fare con un normalissimo forcone, la profondita’ da mantenere e’ di circa 2.5 cm, in questo modo oltre ai benefici visti prima si facilitera’ il ragiungimento delle radici dei fertilizzanti per la prima concimazione dopo l’inverno.
Il giusto nutrimento
Passato l’inverno sarebbe una buona idea provvedere ad una prima concimazione del prato con un fertilizzante liquido di rapido assorbimento contenente potassio. Sara’ un valido aiuto per aiutare l’erba a rinverdirsi e per stimolarla ad un rapido recupero. Per la concimazione da effettuarsi prima dell’estate si utilizzera’ un fertilizzante granulare con una dose piu’ elevata di azoto. Di questi fertilizzanti ne esistono alcuni che contengono anche dei diserbanti per il controllo delle infestanti, la scelta verso questi prodotti puo’ essere orientata da diverse considerazione tra cui la poco probabile fortuna di non avere erbacce sul proprio prato. Il consiglio migliore e’ quello di utilizzare apposite spandiconcime, a meno che non si si a disposti a suddividere il prato in porzioni da un metro quadro su cui provvedere a spargere in modo molto accurato il concime granulare. Di queste macchine ne esistono molti modelli, di vario costo e per varie necessita’. Sara’ sempre bene fare un test passando la spandiconcime su un giornale, per assicurarsi che la quantita’ di fertilizzante erogata sia quella giusta, il rischio maggiore, altrimenti, potrebbe essere quello di ridurre il prato in condizioni peggiori di quelle iniziali.