La qualità dell’acqua è fondamentale per la buona salute dei pesci e delle piante acquatiche. Averne cura e monitorare molto spesso il suo stato è basilare, sia che si possieda un acquario tropicale che uno mediterraneo o di acqua dolce. Ecco come fare.
L’acqua degli acquari è ovviamente soggetta ad evaporazione. E’ quindi necessario che essa venga “rimboccata” ciclicamente. E’ anche basilare che tu proceda a frequenti sostituzioni parziali che debbono essere effettuate con una certa regolarità.
In linea generale i molti esperti del settore sconsigliano di sostituire non più del 25/30% del totale dell’acqua presente in vasca. Più l’acquario è di piccole dimensioni, più numerose dovranno essere le cure apportate all’acqua, poichè le sostanze che la alterano tenderanno a concentrarsi maggiormente. La soluzione più semplice è l’installazione di una pompa tipo queste, in modo da non dovere intervenire manualmente.
L’acqua che vai a sostituire dovrebbe generalmente essere prelevata da un impianto ad osmosi inversa (questo metodo di depurazione è fisico e non chimico, pertanto è molto adatto al caso). Un altro parametro importante è rappresentato dalla temperatura dell’acqua che si introduce, che deve essere del tutto simile a quella dell’acqua già presente nell’acquario, per evitare sbalzi che potrebbero nuocere ai pesci.
Per assicurarsi una buona qualità dell’acqua è tassativo che l’impianto filtrante sia perfettamente funzionante, perciò occorre controllare i filtri di frequente, così come procedere alla pulizia del fondo (sifonatura). E’ sconsigliabile ospitare in acquario un numero di pesci eccessivo: le loro deiezioni, unitamente alle parti di cibo non consumate, andrebbero velocemente a gravare sullo stato dell’acqua.