Quelle apparecchiature che generalmente chiamiamo condizionatori, sono in realtà delle apparecchiature in grado di rinfrescare gli ambienti (solo freddo) ed in alcuni casi, invertendo il ciclo (condizionatori a pompa di calore), anche riscaldarli. Il loro funzionamento si basa sullo stesso principio dei comuni frigoriferi.
Alcuni modelli sono dotati di filtri speciali antiallergia, antiinquinamento e funzione deumidificante. Sul mercato esistono numerose tipologie di apparecchi con diverse modalità di funzionamento)solo raffreddamento e/o anche riscaldamento) e diversi sistemi di raffreddamento (ad aria oppure ad acqua).
Facendoti consigliare da un professionista, puoi scegliere diversi tipologie di apparecchi, ognuno con diverse caratteristiche. Le principali sono pompe di calore monoblocco, dove tutti i componenti sono raggruppati insieme, con potenza da due kW fino a venti kW; split singolo, ossia l’impianto è composto da un’unità esterna e da un’unità interna e si prestano bene a servire singoli ambienti che necessitano di una piccola potenza; multisplit, cioè impianti con un’unica unità esterna e da più unità interne, ideali per grandi appartamenti. Troviamo poi i condizionatori portatili, a cui però non facciamo riferimento in questa guida e il cui funzionamento è spiegato nel dettaglio in questa guida di Luca Sala.
Inoltre devi sapere che i condizionatori di nuova generazione sono spesso dotati di inverter, che regola attraverso un termostato, la potenza dell’impianto in funzione delle variazioni di temperatura dell’ambiente circostante rispetto a quella da te impostata, riducendo in tal modo i consumi di energia. Anche i condizionatori, come molti altri elettrodomestici, sono soggetti all’etichettatura energetica. Ricorda che i condizionatori di classe “A” possono consumare fino al 30% in meno rispetto a quelli meno efficienti, pertanto cerca di acquistare modelli appartenenti a questa classe energetica (oppure superiore, tipo A, AA, ecc.).
Per il corretto dimensionamento del condizionatore devi tenere presente molte variabili fra cui la posizione geografica, la tipologia del locale, il numero delle finestre, l’esposizione al sole, le zone esterne ombreggiate ed il numero delle persone e delle apparecchiature elettriche presenti all’interno dei locali. Devi tener presente che per rinfrescare un ambiente di 20/25 metri quadri è mediamente necessario un condizionatore da circa 2 kW (pari a 7.000 BTU/h) e che di norma i contatori elettrici delle abitazioni è pari a 3 kW.
Solitamente un impianto di climatizzazione a pompa di calore deve avere un coefficiente di resa (COP) superiore a 4, che significa che l’impianto è in grado di quadruplicare l’energia elettrica impiegata per il suo funzionamento. Anche gli impianti di climatizzazione a pompa di calore beneficiano delle detrazioni fiscali del 55% della spesa (sino ad un massimo di trentamila euro). Il valore di COP da rispettare varia in funzione della tecnologia adottata e dell’anno in cui viene installato l’impianto.